Lettera aperta di ROBERTO GATTI
Pubblichiamo la lettera di congedo di Roberto Gatti, ex Presidente della SIFP.
Perugia, 05.12.2022
Cari amici e colleghi,
vi scrivo dopo la conclusione, che ritengo saggia, dell’ultima assemblea. Poche righe solo per dirvi la mia intenzione di chiudere qui la mia funzione pubblica di studioso di filosofia politica. Resta la grande soddisfazione che ho provato e provo per la grande grazia della vostra compagnia e collaborazione in tanti anni di ricerca e di mutuo scambio di conoscenze. Ora è tempo, però, di congedarmi da voi, almeno per quanto riguarda la produzione scientifica diretta al pubblico. Vi aspetta il Seminario sui classici, giunto, se non erro, al ventesimo anno, e spero veramente che riesca nel modo migliore. Non sarò a Perugia in quei giorni e quindi perdo l’occasione di vedervi personalmente. Me ne dispiace, ma ormai è tempo che lasci ad altri un’eredità cui tengo molto e un’attività comunitaria di confronto per la quale spero di aver dato tutto quanto mi era possibile. Anche il mio impegno nella rivista “Cosmopolis” viene meno; coltivo la speranza che sia servita a qualcosa per la diffusione della conoscenza dei problemi politici del nostro tempo.
Tante cose sono cambiate e confesso di aver vissuto, nel campo universitario, a Perugia e anche fuori, come una specie di “straniero”. Per questo ho anticipato di cinque anni la mia pensione. Ogni impegno personale deve avere un termine per non diventare fastidiosamente ripetitivo e anche per non essere pagato, da qualche anno a questa parte, al prezzo di un drastico avvilimento burocratico del nostro ruolo, ad
ogni livello.
D’ora in poi mi piacerebbe dedicarmi alla traduzione di classici francesi, soprattutto
del Seicento e del Settecento, in particolare a testi che non hanno avuto alcuna diffusione nel nostro contesto culturale. Ma rimarranno, credo, impegni privati, di puro diletto.
Un grazie grande a tutti, con la malinconia che il tempo non possa essere fatto tornare indietro.
Roberto Gatti