Universalismo dei diritti e governance politica globale. Il cammino verso una società politica planetaria

1) Può l’ideale dei diritti umani attivare una governance politica globale? 

L’idea dei diritti umani riveste da oltre mezzo secolo una funzione di guida analoga a quella d’altre grandi  prospettive che hanno contrassegnato il pensiero politico e la prassi civile moderna: il giusnaturalismo, il  contratto sociale, la separazione dei poteri. Il canone dei diritti umani può anzi esercitare oggi e nel futuro  un influsso più ampio e duraturo di quelle dottrine: esso appare un’idea politica attiva a disposizione per  generare un ordine nuovo, sottrarre la convivenza alla minaccia della violenza e dell’ingiustizia, assegnare  regolazione normativa ai rapporti planetari.  

Da tempo la questione dei diritti s’intreccia strettamente con quella di una guida o governance globale  multistratificata (politica, economica, sociale, ecc.), che opera attualmente come un meccanismo  comprendente un’interazione di governances regionali guidate da una logica prevalentemente economica,  ma in taluni casi non insensibili a contemperare quest’ispirazione con la tutela dei diritti fondamentali della  persona e con istanze di natura sociale e ambientale. La cooperazione interstatale non basta più, perciò  occorre edificare una legittimità internazionale e istituzioni politiche idonee a regolare la globalizzazione,  coniugando rispetto dei diritti umani, democrazia, cessione di sovranità statale e governance a livello  planetario, nella difficile transizione dal modello dello Stato sovrano ad un nuovo sistema d’organizzazione  mondiale.

[Per leggere di più, vedi allegato]

06/04/2006
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