Storia e politica. Agostino nella filosofia del Novecento

L. Alici, R. Piccolomini, A. Pieretti (Città Nuova, Roma 2003.)

Il libro “Storia e Politica. Agostino nella filosofia del Novecento”, che conclude un lavoro di ricerca promosso dal Centro di Studi Agostiniani di Perugia a cui hanno partecipato studiosi ed esperti di storia, filosofia e politica, testimonia ampiamente come la riflessione agostiniana sia presente nel pensiero del Novecento, tra autori che apparentemente potrebbero essere distanti. 

In questo libro la riflessione si concentra, in modo esclusivo, sul De Civitate Dei, l’opera che apre l’orizzonte cristiano della storia. 

Ebbene, nel volume, il problema dell’esistenza del male, la conversione alla fede, l’interpretazione in senso cristiano della catastrofe (la cui motivazione coincide con il sacco di Roma del 410), il dramma della salvezza, la pace e il problema dell’ordine come pilastro delle istituzioni politiche creano i motivi di fondo su cui sono stati pensati i diversi contributi che, in un modo o nell’altro, testimoniano la profonda incidenza della filosofia agostiniana nel pensiero filosofico del Novecento. 

I saggi, a più voci, seguono una linea di pensiero ben orchestrata e, in tutti, si percepisce il senso della storia che rappresenta una sintesi tra la memoria del passato, l’obiettività del presente e l’incertezza per il futuro. Sulla scia di Troeltsch il significato dello sviluppo storico può essere colto attraverso l’essenza della religione, perché solo così la storia viene “[…] inserita in una prospettiva escatologica e si rivela provvista di un senso che la proietta oltre se stessa: il suo dispiegarsi nel tempo non è negato, ma è ricoperto unitariamente e finalizzato al raggiungimento della felicità eterna che la guida e la orienta”. Tenendo conto di questa visione il Cristianesimo, rappresenta la religione che guida l’uomo ed é la struttura sociale delle norme creare una relazione tra la mobilità della vita storica e le diverse forme dello spirito umano. Il legame profondo tra religione ed etica, che trova vasti consensi sia in teologia che in filosofia, in questo volume rappresenta la pietra angolare su cui si edifica il pensiero filosofico di Troeltsch che, sebbene influenzato da Dilthey e da Windelband, ha fatto proprio il messaggio agostiniano. Da Agostino infatti esso coglie il significato più profondo della storia del Cristianesimo e del pensiero umano, nonché una visione realistica della vita.

[Per leggere di più, vedi allegato]

08/04/2005
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