L’uomo naturale e il cittadino tra Aristotele e Hobbes. A proposito di un nuovo linguaggio politico

1. Il movimento di rinascita della filosofia pratica, in atto da qualche decennio, ha trovato  punti fertili di ricerca e di elaborazione particolarmente, ma non esclusivamente, fra  pensatori tedeschi, il cui dibattito ha avuto una significativa espressione nei due volumi  Rehabilitierung der praktischen Philosophie (1972-1974), pubblicati a cura di Manfred  Riedel. Tale riabilitazione sembra avere un punto di riferimento obbligato nel ritorno  é come metodi o come concetti ad Aristotele, tanto che spesso si collega col discorso  sul neoaristotelismo. Nella sostanza si manifesta come impegno di ricercare per l’agire  pratico supposti teorici che costituiscano basi più solide di quanto non ne avessero offerto  gli orientamenti storicistici e positivistici; e tende a rinsaldare il legame tra i principi e  l’agire sociale, sia da considerare la filosofia soprattutto come una disposizione di  vita, non una mera teoria, per cui viene designata come saggezza. Tale espressione di  Dilthey, e si può constatare come il termine saggezza sia diventato quasi  emblematico per l’odierna rinascita della filosofia pratica, che spesso parte proprio dalla  phronesis aristotelica: é questo uno dei punti dell’analisi di Bodei, il quale trova nel  libro VI dell’Etica Nicomachea l’autentico luogo d’origine dell’attuale riscoperta  del pensiero tradizionale, che interessa Kant e risale man mano fino allo Stagirita. 

[Per leggere di più, vedi allegato]

31/08/2006
Data
Autore

Non utilizziamo cookies di tracciamento degli utenti o di profilazione. Per saperne di più puoi visitare la pagina relativa ai cookies.