Crescita della secolarizzazione o ripresa delle religioni? Religione e politica alla svolta del millennio

Nel mondo del XX secolo, in specie la prima parte ma poi anche fino all’incirca agli anni ‘80, le religioni e  le tendenze religiose sono state duramente represse in molte parti del mondo (paradigmatico il caso dei  totalitarismi), oppure confinate al di fuori della sfera pubblica col fenomeno occidentale della  secolarizzazione e del laicismo. Da circa un quarto di secolo la situazione appare mutata e solo nell’Occidente  la religione fatica a riemergere, mentre altrove le tendenze religiose dispongono del potenziale sufficiente a  conferire una diversa forma alle realtà politiche, a un livello che forse non ha l’eguale dall’epoca del sorgere  del moderno nazionalismo. In modo assai vario, e naturalmente non senza rischi, le tradizioni religiose  possono ispirare e rinnovare il linguaggio politico e l’agenda dei maggiori problemi. 

Probabilmente si prepara nel XXI secolo un nesso fra religione e politica diverso da quello  da tempo consolidatosi in Occidente, e forse capace di avvertire la nuova incidenza delle  religioni quali grembo delle grandi civiltà. G. B. Vico osservava nella Scienza Nuova: “Laonde,  perdendosi la religione nei popoli, nulla resta per loro per vivere in società; né scudo per  difendersi, né mezzo per consigliarsi, né pianta dov’essi reggano, né forma per la qual essi  sien affatto nel mondo… Quindi veda Bayle se possano esser di fatto nazioni nel mondo  senza veruna cognizione di Dio… Ché le religioni sono quelle unicamente per le quali i popoli  fanno opere virtuose”1[1]. Si tratta di espressioni in cui Vico manifesta l’origine religiosa dei  popoli e delle civiltà. Su un cammino affine si muovono oggi vari autori fra cui S. Huntington  col notissimo Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, per il quale nelle civiltà  conosciute la religione è elemento essenziale della cultura, anzi è il suo centro determinante  (vedi avanti). 

La questione enunciata nel titolo pone dinanzi ad un panorama estremamente variegato,  che cambia secondo i contesti culturali: qui lo esamineremo con particolare riferimento  all’Occidente e alla civiltà del Nord del mondo, consci che nel Sud anche cristiano le cose  vanno diversamente. 

[Per leggere di più, vedi allegato]

13/05/2005
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