Capacità personale e democrazia sociale

Nussbaum Martha C. (Diabasis, Reggio Emilia 2003.)

Suddiviso in tre saggi, il testo della Nussbaum, una delle più celebri filosofe della politica del nostro tempo, ha la finalità di ipotizzare la costituzione di una democrazia sociale sulla base di una rivisitazione del concetto aristotelico di “capacità”.

Il primo saggio, intitolato “Quattro modelli di filosofia politica” inizia con il rilevare come nel mondo antico la filosofia non fosse «una mera disciplina accademica, ma piuttosto l’arte del vivere» (p. 1). Questo significa che lo scopo principale dello studio filosofico era non soltanto la contemplazione del bene, ma altresì il miglioramento delle condizioni di vita e quindi incideva sulla prassi politica. Secondo Nussbaum, nella storia della filosofia politica classica, si sono alternati quattro modelli teorici: quello elaborato da Socrate che fa perno sulla maieutica, quello platonico che pone i filosofi a capo del governo, quello prospettato da Aristotele, per il quale il filosofo deve prefigurasi come precettore dei politici e, infine, un ultimo modello, quello proposto dagli stoici, che ipotizza la filosofia come cura per accrescere la propria persona tanto da provocare conseguenze nella vita politica. 

Il modello elaborato da Socrate muove dal presupposto che tutti gli uomini sono in grado di fare filosofia e che lo sviluppo di questa attitudine, porti necessariamente al progresso morale dell’individuo. Con la maieutica infatti si prediligono le capacità raziocinanti mediante le quali le argomentazioni a favore del bene raggiungono un giustificazione; inoltre ci si rende più aperti all’accettazione di nuove possibilità rispetto a quelle proposte inizialmente dell’interlocutore.

[Per leggere di più, vedi allegato]

06/10/2006
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