Eclissi della democrazia? | The Eclipse of Democracy?

Congresso Nazionale SIFP 2025

Si avvicina il prossimo congresso della Società, che si terrà a Trento e comincerà alle 17 di giovedì 4 dicembre per concludersi alle 12 di sabato 6 dicembre 2025.

A questo link il programma definitivo e le indicazioni per la registrazione.

L’organizzazione delle sessioni parallele di panel sta procedendo. Siete calorosamente invitate e invitati a rispondere ai quattro Call for Papers predisposti da alcuni dei nostri soci, inviando la vostra proposta a societa@sifp.it e all’email del proponente entro il 20 settembre 2025:

A. Tra incanto e disincanto: ipotesi sulla possibile eclissi della democrazia (Paolo Costa, FBK Trento – pacosta@fbk.eu)

Una possibile spiegazione dell’attuale crisi di fiducia nella democrazia fa leva sulle nozioni antitetiche di incanto e disincanto. Si può interpretare, cioè, tale crisi come un effetto collaterale della crescita del disincanto nei confronti di una forma di governo ambiziosa, che verrebbe così privata delle risorse immaginative indispensabili per rendere efficaci le sue pratiche. Secondo una spiegazione antitetica la crisi sarebbe invece il prodotto di un reincantamento di massa. In quest’ottica, la democrazia liberale è minata alle radici da una visione semplificata e irrealistica della sovranità nazionale, o dell’identità culturale, le cui manifestazioni più eclatanti sono le spinte alla de-differenziazione sociale e istituzionale dei movimenti populisti.
Uno dei nodi teorici di questo conflitto interpretativo è il ruolo che dev’essere riconosciuto al “sacro” nel progetto democratico moderno. Il problema delle democrazie liberali è che hanno bisogno di una risacralizzazione o che devono evitare qualsiasi forma di sacralizzazione? E che cosa si deve intendere per “sacralizzazione” in questo contesto: una chiusura o un’apertura dei possibili?
Nella selezione dei paper verranno privilegiati punti di vista diversi sulla questione.

B. La filosofia politica in America Latina a partire dal pensiero italiano (secoli XX e XXI) (Rossano Pecoraro, UNIRIO – rossano.pecoraro@unirio.br)

La proposta del Panel è discutere temi, autori e tendenze della filosofia politica in America Latina avendo come panno di fondo le questioni storiche, sociali e (geo)politiche contemporanee. In questo scenario il pensiero filosofico-politico italiano, la cui influenza è innegabile, è un importante “strumento” di orientamento e analisi. Tra le tematiche del Panel segnaliamo:

  • Il sindacalismo e il marxismo italiani in America Latina.
  • La ricezione del pensiero di Gramsci in America Latina.
  • Il femminismo italiano (Gruppo Diotima; Cavarero; Federici).
  • Sviluppi latinoamericani della filosofia politica italiana (Agamben, Cacciari,
    Esposito, Marramao, Negri).
  • Il pensiero latinoamericano tra “decolonialidad”, antropologia politica e teoria
    politica.

C. Il paradosso democratico: partecipazione, rappresentanza e consenso manipolato (Ernesto Sferrazza Papa e Enrico Graziani, Roma – ernesto.sferrazzapapa@uniroma1.it)

Il panel propone la discussione critica di alcune categorie fondamentali della teoria politica, della filosofia politica e del pensiero politico, di fronte alla perdurante crisi della democrazia. Ci si chiede se esse abbiano ancora una capacità analitica e normativa o se vadano ormai considerate inservibili. In particolare, sarà dato rilievo ai tre concetti: partecipazione, rappresentanza e consenso, nel loro intreccio con la teoria e la prassi democratica, drasticamente messe in discussione dall’attuale eclissi della democrazia.
Studiose/i sono invitate/i a proporre riflessioni da una prospettiva teorico-politica e filosofico- politica. Verranno prese in considerazione proposte di carattere teorico, storico e analitico.
Chi fosse interessato/a a partecipare come relatore/relatrice al panel può mandare entro il 31 agosto una proposta di intervento (titolo+breve abstract) e un breve cv gli indirizzi mail sotto riportati. È vivamente incoraggiata la partecipazione di dottorande e dottorandi.

D. Beni comuni, politiche partecipative e micro-politiche: illusione o risorsa per la democrazia? (Giuseppe Micciarelli, Napoli – giuseppemicciarelli@gmail.com)

Democratizzare la democrazia attraverso le pratiche partecipative è un principio che ha guidato esperimenti istituzionali e movimenti globali. Eppure, la loro perdurante dimensione sperimentale, la lentezza e i numeri relativamente esigui appaiono elementi critici di fronte alla drammaticità delle poli-crisi emergenti. Il panel invita a riflettere sulle teorie che valorizzano la partecipazione diretta — dai beni comuni al Comune, dalla democrazia partecipativa a quella deliberativa — e su come queste declinino le tensioni tra la grammatica del conflitto e della collaborazione, tra quella dell’autorganizzazione e della rappresentanza, tra prefigurazione e fuga. Più in generale: i dispositivi e le esperienze partecipative contribuiscono ad assottigliare i confini tra governati e governanti, o li espandono, perché sviano dalle dinamiche di potere più rilevanti? Possono creare nuovi paradigmi decisionali? Tendono a ridursi in piccoli gruppi, o moltiplicano le intersezioni tra saperi e soggetti diversi? Quali processi di soggettivazione innescano? Quali sono i rischi di cooptazione e depoliticizzazione, e quali meccanismi per contrastarli? Quali strategie di risalita in generalità sono necessarie? Quali possibilità ha la teoria democratica che si radica nelle pratiche locali di incidere su dinamiche globali?

Da 04/12/2025 a 06/12/2025
Data

Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia

Luogo

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