Of Myth, Life, and War in Plato’s Republic

Baracchi Claudia (Indiana University Press, Bloomington 2002)

Sull’inesauribile ricchezza del più noto dei dialoghi platonici non vi sono dubbi. Ancora oggi, interrogarsi sulla Repubblica, in particolare su alcuni luoghi, permette di gettare nuova luce su categorie centrali per il pensiero morale e politico della contemporaneità. Indubbiamente, i risultati che si possono ottenere dipendono, fra altri fattori, anche dal metodo ermeneutico con il quale il testo viene avvicinato. L’autrice evita accuratamente una lettura sedimentata e attenta alla storia delle interpretazioni a favore di un’interpretazione che mira, in un certo senso, a sottrarre (p. 3), più che a confermare o ad aggiungere. Baracchi è consapevole delle mediazioni che inevitabilmente la tradizione delle letture apporta al testo e presenta, esplicitamente, un lavoro di destrutturazione di alcuni passi cruciali nell’economia di quest’opera platonica. L’analisi è quindi prettamente testuale: si tratta di una lettura sensibile alla scrittura e condotta nel rispetto dello spirito decostruttivo, con un linguaggio che appartiene al registro della tradizione di pensiero continentale. L’intento non è quindi filologico stricto sensu; all’autrice interessa interrogare direttamente lo scritto platonico per ottenerne una lettura che essa stessa definisce responsive, ossia un’interpretazione pronta a valorizzare il dato testuale. Il presupposto da cui muove Baracchi è antitetico a quello di una certa scuola di lettura dei testi platonici (si veda, ad esempio, l’opera di Julia Annas, poichè essa, pur accettando la divisione fra gli aspetti mitologici e quelli filosofici, considera il mythologein un’attività riflessiva per eccellenza.

[Per leggere di più, vedi allegato]

09/10/2004
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Of Myth
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