Intellettuali e socialismo nella cultura britannica del XX secolo

Cassani Anselmo, (CLUEB, Bologna 2003)

Il volume raccoglie quattro ampi saggi dedicati al rapporto fra intellettuali e socialismo nella cultura britannica del secolo scorso, un ambito di indagine generalmente trascurato dagli interpreti italiani. Già apparsi nella «Rivista di filosofia» tra il 1974 e il 1980, questi studi offrono chiara testimonianza della capacità di Cassani – studioso prematuramente scomparso nel 2001 – di percorrere nuovi e originali itinerari di ricerca attraverso un dialogo sapientemente condotto fra storia del pensiero, politologia, filosofia politica e sociologia, e che dà come frutti scrupolose ricostruzioni non soltanto delle prospettive e delle riflessioni degli autori analizzati, ma anche dei «contesti» in cui esse prendono vita, secondo uno stile e un metodo che richiamano quelli propri della history of ideas inaugurata da Arthur O. Lovejoy.

Nel primo saggio, intitolato Marxismo e scienze della natura in Gran Bretagna negli anni trenta del XX secolo (pp. 1-43), Cassani esamina alcuni fondamentali aspetti della radicalizzazione della cultura inglese seguita alla crisi economica mondiale scoppiata nel 1929. Durante i Thirties, innumerevoli giovani poeti e letterati (Stephen Spender, Wystan H. Auden, Cecil Day Lewis, Louis MacNeice, Christopher Isherwood ecc.), così come intellettuali politicamente impegnati già assai noti (da Harold J. Laski ai coniugi Sidney e Beatrice Webb) e importanti scienziati (fra cui John B.S. Haldane e John D. Bernal) vedono nelle sempre più violente convulsioni del capitalismo i segnali dell’approssimarsi di una catastrofe mondiale o della barbarie fascista, onde la sopravvivenza della civiltà sembra loro poter essere garantita soltanto dall’adesione al comunismo.

[Per leggere di più, vedi allegato]

18/03/2006
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